Come dividere in modo semplice il soggiorno dalla cucina

Alberti Laura Anna Maria Alberti Laura Anna Maria
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Una delle prime decisioni che si devono affrontare quando si compra casa, o quando la si ristruttura, riguarda la divisione tra il soggiorno e la cucina. Come separare i due ambienti? O è forse meglio che siano uniti a formare un grande open space? In questo articolo abbiamo raccolto per voi le 6 soluzioni più comuni, con suggerimenti e immagini che vi possano dare un'idea del risultato finale. La scelta, ora, è tutta vostra! Potete optare per una parete a tutta altezza o per un muretto basso, per un tavolo da pranzo o per una libreria. Potete trasformare l'isola in un ideale divisorio, oppure lasciare che lo spazio sia privo di barriere e divisioni. In ogni caso, fate sempre molta attenzione all'armonia d'insieme e alla diffusione della luce naturale!

La parete classica

La più classica delle soluzioni per dividere una cucina dal soggiorno è quella di ricorrere alla parete tradizionale, sia questa un muro portante preesistente o una quinta realizzata con il cartongesso. Non è necessario chiudere completamente la cucina. La parete può anche non percorrere tutta la sua lunghezza, e fare solo da quinta con il soggiorno: una sorta di interpretazione soft dell'open space. Copiate la soluzione nella foto: dipingete la parete di bianco e poi decoratela. Magari con stampe food, o con un wall stickers a tema cucina. Oppure realizzate una piccola libreria per i vostri ricettari. 

Il muretto basso

Un'alternativa alla parete a tutta altezza, per dividere il soggiorno dalla cucina, può essere rappresentata dal muretto basso. Da realizzare in cartongesso e da rivestire secondo il proprio gusto. Prendete spunto dalla realizzazione proposta da Santoro Design Render. Una cucina lineare sui toni del nero è divisa dalla sala da pranzo (ma potete adottare la stessa soluzione per dividere la cucina dal soggiorno) da un muretto di media altezza, completamente rivestito in listelli di pietra. Dal lato della cucina, il muretto diventa una comoda penisola con piano d'appoggio, assolvendo così due funzioni in una. Con questa soluzione, l'ambiente è diviso senza esserlo; la luce riempie ogni angolo, il parquet dà un senso di continuità.

L'isola

Un altro modo per dividere la cucina dal soggiorno è rappresentata dall'isola, specie se questa – oltre che da piano di lavoro – fa anche da tavolo da pranzo o da zona snack. É una soluzione perfetta per chi ama gli open space, ma anche la scelta ideale quando le finestre sono solo da un lato e rinchiudere la cucina significherebbe la totale assenza di luce naturale. Reeva Design propone una cucina classica, ma resa moderna dal blu oltremare e dalle sospensioni in stile industrial che illuminano l'isola. Alla sua sinistra, la cucina vera e propria. Davanti, una romantica sala da pranzo (ma immaginate anche la bellezza di un salottino!). Se siete amanti degli spazi aperti, è ciò che fa per voi!

Trovate altre idee di cucine con isola nell'articolo Le cucine con isola per open space

La libreria

Una soluzione dall'effetto contemporaneo per dividere il soggiorno dalla cucina è quella di utilizzare una libreria. Disegnata da Vegni Design per Effeti, Autentica è una cucina in perfetta armonia tra il futuro e la tradizione, qui racchiusa tra due librerie con soli vani a giorno: la soluzione perfetta se la vostra zona giorno è un grande open space, ma volete suddividere tra loro le diverse zone. Una prima libreria separa la cucina dalla sala da pranzo, mentre un secondo scaffale – dal materiale identico, ma i vani più ampi – la divide dal soggiorno. Il risultato? Arioso, contemporaneo, sofisticato.

Il tavolo

Se invece non volete innalzare pareti – neppure se, al posto che il muro, si utilizza un mobile a tutta altezza -, potete separare cucina e soggiorno mediante un grande tavolo. In questo modo, a fare da divisorio è la zona pranzo. Prendete spunto dall'ambiente ricreato nella foto. Di Graphosds per Febal, il sistema cucina qui presentato ha un chiaro aspetto industriale. Esattamente come il tavolo da pranzo / divisorio – con i suoi sgabelli in ferro e legno al posto delle classiche sedie -, e come il mobile contenitore che dà il via alla zona giorno. Adottate questa soluzione se anche voi potete contare su complementi dallo stile particolare e la forte personalità.

L'open space

Infine, una soluzione radicale: non innalzare pareti e muretti, non utilizzare librerie né tavoli. Semplicemente, lasciare spazio allo spazio. Il risultato? Un open space luminosissimo, dove cucina, soggiorno e sala da pranzo sono parte di un unico ambiente, privo di barriere e di divisioni. Se si opta per questa soluzione, è bene che i vari complementi siano in armonia tra loro, evitando accostamenti azzardati per stile e per colore. Prendete spunto dalla realizzazione firmata dallo studio Gritti Rollo. In un appartamento di Milano, una vetrata con sistema di oscuramento separa la zona notte dalla zona giorno. Zona giorno che, giocata sul dualismo tra il bianco e il blu, mette in scena un perfetto equilibrio stilistico e cromatico.

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