Piani Cottura a Induzione: Pro e Contro

Silvia Piro Silvia Piro
Don Bosco Minimal Design - Eleganza e Semplicità per una Casa Moderna, EF_Archidesign EF_Archidesign Modern Mutfak
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Quando si progetta la cucina non deve ruotare tutto intorno alla scelta dei colori e dei materiali. Certo, l’occhio vuole la sua parte ma l’efficienza, il risparmio energetico e la funzionalità non vanno sottovalutati.

Di fondamentale importanza, infatti, è anche la scelta degli elettrodomestici e fra questi del piano cottura. Elemento indispensabile per la preparazione delle pietanze, il piano cottura è sempre di più al centro di un cocente dibattito… piano cottura elettrico o a gas? Quale scelgo? 

I piani cottura elettrici si dividono in radianti, alogeni e a induzione. I primi due si caratterizzano per un piano in vetroceramica sotto il quale è installata una resistenza elettrica, nel caso dei piani cottura radianti, o una lampada a infrarossi, nel caso dei piani cottura alogeni, che generano calore e lo trasmettono alla superficie sovrastante.

In questo modo, però, gran parte del calore prodotto si disperde e l’efficienza energetica risulta essere poco superiore a quella del gas. Quindi attenzione, non fatevi ingannare! Se solo considerate che il gas è molto più economico dell’elettricità è facile capire che la convenienza di queste due tipologie di piani cottura è nulla. Altro discorso per quanto riguarda i piani cottura a induzione. 

Di design, moderni, sicuri ed efficienti, i piani cottura a induzione attraggono sempre più persone. Ma prima di decidere di investire il proprio denaro su un piano cottura a induzione, cerchiamo di capirne meglio il funzionamento e valutiamone insieme i pro e i contro.

Come funzionano i piani cottura a induzione?

Il piano cottura a induzione esteticamente somiglia molto a quelli radianti o alogeni ma il funzionamento è completamente diverso. Si compone di un piano in vetroceramica sotto cui è posta una bobina alimentata da energia elettrica che genera un campo elettromagnetico che si trasferisce direttamente al fondo delle pentole e ne permette il riscaldamento. In questo modo la dispersione di calore è quasi nulla e il rendimento arriva al 90%, a dispetto del 40% di rendimento che si ottiene con l’utilizzo del gas.

Oltre a essere molto efficiente il piano cottura a induzione è anche ecologico. Come sappiamo, infatti, il gas è un combustibile fossile e durante la combustione libera anidride carbonica e altri gas serra che contribuiscono all'inquinamento dell’aria.

Invece l’energia elettrica che alimenta i piani cottura a induzione può provenire anche da generatori che sfruttano energia pulita come le pale eoliche e i pannelli solari.

I vantaggi dei piani cottura a induzione

Oltre al design accattivante, all'alto rendimento e al basso impatto sull'ambiente i piani cottura a induzione presentano molti altri vantaggi. Ad esempio la cottura dei cibi è più uniforme grazie alla distribuzione omogenea del calore ma anche molto più veloce dato che il calore disperso è minimo, pensate che un litro di acqua impiaga due minuti a bollire. In questo modo i tempo trascorso davanti ai fornelli in cucina si ridurrà di molto! Inoltre i piani cottura a induzione permettono di regolare la temperatura in maniera precisa, cosa che con i fornelli a gas non è possibile.

Un altro vantaggio è sicuramente la facilità di pulizia del piano in vetroceramica, essendo infatti liscio e uniforme basterà passare un panno umido e il gioco è fatto! Il tempo passato a pulire le griglie in ghisa e il piano in acciaio o smaltato sarà solo un lontano ricordo. 

Assenza di fiamme

Grazie all'assenza di fiamme i piani cottura a induzione risultano essere anche molto sicuri. Infatti non c’è rischio di fughe di gas o di possibili incendi causati dalla disattenzione di chi è ai fornelli. I piani cottura a induzione, come abbiamo detto, trasferiscono il calore generato dal campo elettromagnetico direttamente alle pentole.

L’unica zona a riscaldarsi sarà il fondo della pentola, pensate che anche la superficie intorno rimarrà fredda. Così anche il rischio di scottature sarà evitato. Si potranno mettere ai fornelli anche i più inesperti e pasticcioni! 

Come cucinare?

Per i piani a induzione non possono essere utilizzati tutti i tipi di pentole. Per permettere al campo elettromagnetico di attivarsi, infatti, le pentole devono avere il fondo perfettamente liscio e di materiale ferroso. Le pentole in alluminio, in rame o terracotta non possono essere utilizzate.

Per sapere le vostre vecchie pentole sono adatte potete fare la prova della calamita. Prendete una calamita e avvicinatela al fondo della pentola, se resterà attaccata allora la pentola potrà essere utilizzata sul piano cottura a induzione, altrimenti no. 

Gli svantaggi dei piani cottura a induzione

Al di là dei costi e dei consumi di cui parleremo in modo approfondito sotto, con un piano cottura a induzione non è tutto rose e fiori. Esistono degli svantaggi che indubbiamente potrebbero far pendere l’ago della bilancia verso la scelta di un altro tipo di piano cottura. Pensiamo ad esempio che molte delle pentole che si possiedono potrebbero non andare bene e dovrebbero essere sostituite. Una spesa non indifferente se si possiedono per la maggior parte pentole in alluminio!

Inoltre la vetroceramica di cui è fatto il piano, pur essendo molto semplice da pulire, è estremamente delicata. Va trattata con grande cura e attenzione perché il rischio di graffiarla e rovinarla irrimediabilmente è elevato.  

Quali sono i consumi?

Nonostante siano più efficienti di quelli a gas e riducano la dispersione di calore al minimo, i piani cottura a induzione ancora non riescono a essere competitivi dal punto di vista del risparmio in bolletta. Questo perché il costo del gas è inferiore rispetto a quello dell’elettricità. Ad esempio se in media per un piano cottura a gas standard si spendono circa 50 euro di gas, per un piano cottura a induzione la spesa sarà di 80 euro di elettricità. Inoltre va considerato anche il fatto che l’energia assorbita dal piano a induzione è alquanto alta. Utilizzando contemporaneamente più zone cottura si sforano facilmente i classici 3 kw e c’è il rischio che salti il contatore.

Una soluzione sarebbe quella di contattare il proprio gestore e far ampliare la copertura fino a 4,5 o 6 Kw, ma naturalmente questo comporta un costo. L’alternativa sarebbe quella di acquistare un piano a induzione dotato di limitazione automatica dell’energia assorbita, però questo comporta che non si potranno usare più fuochi contemporaneamente. 

E i costi?

Un altro svantaggio riguarda i prezzi d’acquisto che mediamente sono più alti rispetto ai piani a gas. E’ vero che negli ultimi anni i prezzi dei piani cottura a induzione sono scesi e sono diventati alla portata di tutti ma parliamo di modelli base con funzioni limitate.

Questi hanno un costo che oscilla tra i 200 e i 300 euro. Mentre i modelli di ultima generazione, più sofisticati, più grandi e dotati di più funzioni, possono arrivare a costare oltre i 1000 euro.

Quindi prima di progettare la cucina e decidere quale piano cottura inserire valutate bene tutti i pro e i contro delle differenti tipologie presenti in commercio!

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